Ecobonus 110% per la caldaia a condensazione, cos’è e a chi spetta?

20 Agosto 2020 | Incentivi

L’acquisto della caldaia a condensazione è incentivato dall’ordinario Ecobonus nella misura del 50% ma in determinati casi può rientrare nell’aliquota potenziata al 110%. Scopriamo quando e in che modo.

Molti italiani stanno già organizzandosi per l’inverno che verrà, valutando l’acquisto di una nuova caldaia o di altri sistemi per il riscaldamento degli ambienti.

Anche tu sei tra questi?

Forse avrai sentito parlare dell’Ecobonus 110%: la versione potenziata della precedente forma di detrazione fiscale per gli interventi di efficientamento energetico nelle abitazioni.

Sostituire la vecchia caldaia a gas (metano o gpl) con una a condensazione in classe energetica A (o superiori) è senza dubbio un intervento di efficientamento energetico e come tale viene promosso dall’Ecobonus, ma su questa nuova versione dell’incentivo c’è ancora molta confusione.

D’altronde si tratta di una novità, annunciata peraltro in momento molto particolare (per usare un eufemismo).

Tuttavia, a nessuno fa piacere perdere occasioni e pagare per qualcosa che può, per diritto, avere praticamente gratis.

Ecco perché ho deciso di scrivere questo articolo: per far conoscere a chi come te sta valutando l’acquisto di una nuova caldaia a condensazione, cos’è l’Ecobonus 110%, a chi spetta e quali condizioni sono necessarie per accedervi.

Se credi che queste informazioni possano fare al caso tuo, mettiti comodo e continua la lettura di questo articolo!

Caldaia a condensazione: cos’è e che benefici apporta?

La caldaia a condensazione si differenzia dalla più diffusa caldaia a gas per la tecnologia ad alta efficienza energetica che le caratterizza.

Questa infatti, recupera il calore e quindi l’energia termica imprigionata nei fumi, che la caldaia tradizionale altrimenti espellerebbe attraverso la canna fumaria.

Per questo il rendimento energetico della caldaia a condensazione è pari al 106%, contro il 92% della caldaia tradizionale. Ma ci sono anche altri vantaggi…

Sostituendo la caldaia tradizionale con una a condensazione, il consumo di energia si riduce, mediamente, del 30%. Inoltre, è possibile integrare l’installazione della caldaia con altre soluzioni come i collettori solari, pompe di calore, sistemi di controllo e fotovoltaico.

Ma i vantaggi maggiori si ottengono nel caso dell’installazione centralizzata in condominio.

Innanzitutto, occorre specificare che rispetto ai vecchi impianti centralizzati, quelli nuovi ad alta efficienza energetica permettono di gestire i propri consumi in totale autonomia e con massime rese energetiche. Cancellando quindi tutte quelle diffuse preoccupazioni legate alla gestione dei consumi.

Inoltre, a parità di ciclo produttivo consuma meno del piccolo impianto installato nella singola unità abitativa e anche la stessa manutenzione è semplificata sia per la gestione sia per i costi.

Elimina la presenza di più canne fumarie che portano via spazi e aumentano il rischio di incendi ed è meno soggetta a rotture o guasti rispetto ai piccoli impianti.

Tutte queste validissime ragioni influiscono positivamente su un altro fattore: il valore dell’immobile.

Infine, il notevole risparmio energetico è garanzia di una notevole riduzione di emissioni inquinanti nell’atmosfera.

Quanto costa la caldaia a condensazione?

Il costo necessario per installare una caldaia a condensazione è determinato da più fattori: potenza della macchina, caratteristiche dell’abitazione, costi d’installazione e quelli di eventuali ampliamenti.

In ogni caso parliamo di costi relativamente bassi e di una tecnologia che oggi giorno è ampiamente diffusa, quindi sicura, e che viene costantemente testata e migliorata.

L’investimento necessario per l’installazione di una caldaia a condensazione in una singola abitazione tipo di 100 mq è di circa 1.000-2.000 €, compresi tutti i costi d’installazione.

Per quanto concerne invece l’installazione di una caldaia a condensazione centralizzata in condominio valgono i fattori di cui sopra con qualche accortezza in più: per definire l’esatto dimensionamento dell’impianto e per la verifica delle norme vigenti occorre un termotecnico specializzato, la cui consulenza comporta chiaramente un ulteriore un costo.

Poi, per le caldaie a condensazione di potenza superiore ai 200 hW occorre una relazione tecnica corredata dalla diagnosi energetica del condominio, la quale potrebbe evidenziare la necessità di realizzare più soluzioni integrate per massimizzare i risultati di efficienza energetica.

Numeri alla mano, l’investimento necessario per installare una caldaia centralizzata in condominio prendendo per esempio una realtà composta da 40 appartamenti di circa 60mq l’uno e che quindi necessita di macchina da 200 kW, potrebbe essere di circa 67.000 € (comprensiva dei contabilizzatori e delle valvole termostatiche per la gestione dei singoli consumi, dei i costi relativi alla relazione termica e alla diagnosi energetica).

Come installare la caldaia a condensazione senza spese con l’Ecobonus 110%

L’Ecobonus 110% introdotto dal Decreto-Legge 19/05/2020 n.34 incentiva le spese sostenute e documentate dal 1° luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, relative alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati a condensazione, pompa di calore, impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici con relativi sistemi di accumulo e sistemi di microgenerazione.

La prerogativa quindi è trasformare la climatizzazione dell’edificio in centralizzata, quindi solo il condominio può realizzare l’intervento senza costi, scegliendo tra la detrazione fiscale in cinque anni, lo sconto in fattura oppure la cessione del credito d’imposta.

Inoltre, essendo questo uno degli interventi trainanti sblocca l’accesso all’aliquota del 110% anche ad altri lavori di efficientamento quali l’installazione di un impianto fotovoltaico, pannelli solari, ecc.

Le condizioni per accedere a questa eccezionale forma d’incentivazione per l’installazione della caldaia a condensazione sono:

  • l’impianto deve essere centralizzato, quindi necessita del consenso di tutti i condòmini;
  • la caldaia deve essere almeno di classe energetica A prevista dal regolamento delegato (UE) n. 811/2013 della Commissione del 18 febbraio 2013, o superiore;
  • l’intervento o più soluzioni integrate, devono attestare il miglioramento complessivo dell’edificio di due classi energetiche.

Quindi, per gli edifici unifamiliari resta “solo” la possibilità di godere della detrazione fiscale al 65% nel caso di caldaia a condensazione di classe energetica A con contestuale installazione delle valvole di termoregolazione, scende invece al 50% senza valvole.

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